DILETTANTI
Al contrario di quanto si possa pensare, in genere non è difficile entrare in un Koryu. Per esperienza personale i gruppi che praticano Koryu sono così piccoli che sono felici di accogliere un
nuovo membro che sia Vivo, con la fedina penale a posto, che non abusi di sostanze illegali o alcool, che abbia memoria sufficiente a ricordare come trovare il Dojo la prossima volta e che riesca
a fare tre passi senza inciampare nei propri piedi. E quest’ultimo requisito non ferma certo i gruppi dall’accettarli lo stesso.
Quindi il livello richiesto è veramente minimo, ma mi chiedo se certa gente comprenda il livello di impegno richiesto per poter studiare in un Koryu. La maggior parte degli insegnanti di Koryu hanno un lavoro, una vita piuttosto impegnata, una famiglia da curare, una vita sociale e delle responsabilità, sono persone normali ed
impegnate.
Ma quando entrano nel Dojo, si aspettano che gli studenti si impegnino nell’allenamento e rendano la scuola orgogliosa di loro.
Praticare un Koryu in genere non è una carriera.
Le responsabilità di un insegnante sono, in ordine di importanza: verso la propria famiglia, il proprio lavoro e poi SE il tempo lo permette, verso la
scuola. Se le prime due non funzionano, il tuo allenamento non vale nulla.
Percio’, quando ci si allena, devi allenarti. Non girare per il tatami a giocare alle arti marziali. Sfortunatamente il grande pericolo di ogni sistema di allenamento tramite Kata Geiko è che è
fin troppo facile praticare in modo automatico, senza dare la massima attenzione a ciò che si sta facendo.
Il che non è solo indolente e dannoso per l’atmosfera generale, può anche essere pericoloso perché una prestazione pigra ed indolente porta a compiere più errori.
Durante alcune chiaccherate con membri di altre Ryu, la discussione è finita su qualche studente che, letteralmente, non riesce a fare tre passi senza inciampare e che aveva devi seri problemi
con il proprio corpo e con l’apprendimento cinetico. Fare un kata con loro può essere frustrante, ma abbiamo concordato che finchè questi allievi continuano a venire alle lezioni, ne verrà
sicuramente fuori qualcosa di buono.
I progressi di questi studenti non possono essere misurati confrontandoli con altri studenti più dotati, devono essere giudicati per lo sforzo che
mettono in ciò che fanno, per quanto essi si applichino nel superare giorno per giorno i propri limiti.
E proprio perché i sistemi di allenamento tramite Kata Geiko permettono loro di continuare a progredire alla propria velocità senza essere pestati regolarmente da allievi più dotati e
competitivi, possono trovare un proprio posto, una loro nicchia. In altre attività, essi sarebbero i primi ad essere eliminati, quelli che non vengono mai scelti nelle partite di pallamano,
quelli considerati “perdenti” in ogni ambiente competitivo.
Ma in un Koryu, ognuno di loro ha il proprio posto.
Sebbene siano a volte frustranti per gli altri allievi, questi allievi con difficoltà personali, sono spesso gli studenti più diligenti, vengono ad ogni allenamento, ci mettono tutti se stessi a
dispetto dei loro problemi, sono entusiasti e grati di essere parte di un gruppo, magari per la prima volta.
Quelli che veramente sono seccanti, ed anche per gli altri insegnanti con cui ho parlato, sono quelli che semplicemente entrano per fare una qualche cosa "figa" e non sappiano/vogliano/possano
impegnarsi in alcun modo.
Non vogliono allenarsi duramente, cercare di capire la logica di un movimento, migliorare ad ogni allenamento e apprezzare interamente l’esperienza. E’ come se, una volta che sono entrati
nel gruppo, o una volta che hanno raggiunto un certo livello, il loro cervello entrasse in “pilota
automatico”. Essere mediocri è abbastanza buono per loro, e non gli interessa null’altro.
In ogni caso, sebbene questo atteggiamento sia evidente all’interno dei Koryu, non ne è esclusivo, l’ho visto succedere in molte altre attività, studenti di Cerimonia del Te’, che,
una volta raggiunto un certo livello, smettono di migliorare. E’ come se, per loro, Migliorare fosse solo la memorizzazione di Temae (miscele di te) più avanzate, eppure il MODO in cui si
muovono, la morbidezza dei gesti, la bellezza della postura non migliorano.. essi praticano male come dieci anni fa, senza nessun miglioramento.
Un mio amico mi raccontava di aver partecipato ad un seminario di Karate in cui i comportamenti di alcune persone lo avevano profondamente colpito.
Prima dell’allenamento c’era una lettura sulla storia ed i fondamenti del karate, che andò benissimo, poi la gente iniziò a prepararsi per l’allenamento vero e proprio, ma quando inizio’ egli
notò un gruppo di cinture nere uscire dal dojo per prendere una boccata d’aria.
“non vi allenate”? gli chiese
“Oh no! Siamo CINTURE NERE, non abbiamo bisogno di allenarci!”
COSA? Il mio amico ha letteralmente spalancato la mascella per lo stupore, non c’è bisogno di migliorare?
Un Prete mio amico, che ha aiutato molte persone in problemi spirituali, ha notato che questo atteggiamento non è relegato ai passatempi, questa Pigrizia è proprio una Visione del mondo.
Certe persone sono semplicemente Pigre, punto, e faranno solo il minimo necessario, nella scuola, nella vita, nel Budo, è proprio il loro modo di essere.
Egli diceva che negli incontri con le coppie in crisi la maggior parte del lavoro è spiegare che il matrimonio è un lavoro duro, non puoi semplicemente dire “ok, ora siamo sposati” e tornare a
bere birra e guardare la tv tutto il giorno. Un matrimonio richiede nutrimento ed attenzione, tempo e sforzi.
Andare a scuola non è semplicemente presentarsi a lezione. È impegnare se stessi, studiare, leggere, prendere iniziative ed andare in biblioteca a fare le proprie ricerche.
Il peggior modo per perdere peso è buttare giù una pillola dietetica e non cambiare le proprie abitudini alimentari e fisiche, è una questione di Obbiettivi, attenzione e duro lavoro.
Ma, il mio amico Prete diceva, è così che è fatta la gente, la cosa più difficile, quasi impossibile, è cambiare il loro atteggiamento perché nel
matrimonio, ad esempio, il problema non è MAI il matrimonio, ma l’approccio alla vita, che si riflette nel matrimonio.
Si potrebbe pensare che questa pigrizia, questo dilettantismo non siano presenti in un dojo di Koryu, ma il Dojo è semplicemente un microcosmo della società in cui si vive, con un campione di
tutti i tipi di persone che ci sono là fuori così, sfortunatamente, senza lo spirito competitivo a fare selezione, semplicemente molti praticanti sono pigri. E sono loro, non quelli entusiasti ma
meno dotati, a fare del male al dojo ed al livello generale di allenamento.
Alla fine, i Koryu sono perfetti?
No..di gran lunga no, hanno molti problemi come quasi tutti gli altri sistemi di arti marziali, e nasconderli sotto il tappeto non li risolverà di certo.
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