Praticare un arte marziale o uno sport richiede di impratichirsi con una terminologia che non è di uso comune, se pensiamo al "breakpoint" del tennis, al "fuorigioco" del calcio per
esempio, non sono termini comuni nè hanno alcun significato preciso al di fuori del loro contesto, ma sono importanti se ci si vuole comprendere lo sport quando se ne parla.
Questo è tanto più importante in un Arte Marziale , per di più di origine Giapponese, come il judo e il jujutsu.
Se ad esempio, sentite una frase di questo tipo
" Il Sensei ha detto di indossare il Gi e montare sul Tatami"
significa che l'insegnante (Sensei) ha detto di indossare l'uniforme (gi) e montare sul materassino (Tatami) per iniziare a praticare.
L'uso della terminologia giapponese ha un significato preciso, serve a ricordare che si pratica un Arte Antica e con precisi riferimenti storici e culturali.
Inoltre nelle scuole giapponesi i nomi delle tecniche sono generalmente descrittivi della tecnica stessa, e servono a ricordarne il funzionamento, sarà per esempio importante sapere che il "Kote-gaeshi" (Rotazione del polso) è differente da un "Kote-Ori" (Rottura del polso), e mi aiuterà a ricordare la differenza fra due tecniche all'apparenza simili.
Va poi aggiunto il fatto che le scuole di Arti Marziali usano spesso termini antichi o desueti, spesso quasi sconosciuti ai giapponesi stessi che non abbiano un background marziale..
Ecco quindi che un semplice glossario può aiutare a riconoscere alcuni termini, ma non può essere usato come riferimento univoco per le traduzioni dei termini usati in una scuola.
A
PICCOLA NOTA SULLA LINGUA GIAPPONESE:
La lingua giapponese è una lingua complessa e ricca di omofonie (parole con lo stesso suono ma scritte con un Kanji diverso e con un significato diverso), è quindi importante cercare di memorizzare almeno le parole più importanti e più utilizzate..
Attenzione però a non fare l'errore di scambiare una parola per un altra, si possono fare errori grossolani...
ad esempio la parola SHIN può essere scritta con diversi Kanji (ideogrammi) omofoni
Inoltre, per complicare le cose, ogni ideogramma (Kanji) può essere letto in due modi diversi (detti On e Kun) a seconda se venga usato da solo o in una parola composta..ed alcuni Kanji hanno anche PIU' letture ON!
ad esempio 心, "cuore/spirito" può essere letto come KOKORO o come SHIN.
Abbiamo quindi Parole con lo stesso suono ma significato e Kanji (ideogramma) differenti, ed ogni Kanji può essere letto in due modi differenti.
Da qui sorgono spesso situazioni in cui persone senza vera conoscenza della lingua giapponese, traducono i termini sentiti con significati errati, creando situazioni che possono essere anche al limite del ridicolo o, in casi estremi, anche offensivi per un giapponese che debba leggere o sentire certe frasi sconnesse.
ad esempio, la scuola Mizu Ryu (scuola dell'acqua) è un errore di traslitterazione, in quanto Mizu 水 in giapponese è l'acqua da bere (o in bicchiere) e non quella che fluisce 洊 (sen) come intendeva chi ne ha tradotto il nome.
Nonostante queste difficoltà, è comunque importante avere un infarinatura dei termini più usati in un Dojo , quanto meno per avere una base comune.
;-)